Violenza sulle donne

Pubblicato il 8 marzo 2024 alle ore 00:00

Consapevolezza! Questa è la parola d'ordine, questo è ciò a cui le donne devono mirare come punto di forza e di svolta per potersi liberare da relazioni tossiche e patologiche che spesso le vittime percepiscono come tali ma nelle quali continuano a rimanere. La donna che subisce violenza è più propensa a mettere in discussione se stessa anzichè il compagno e la relazione, anche a costo della propria incolumità.

In questo tipo di relazioni vi è però un vero e proprio capovolgimento di ruoli, per cui l'aggressore diventa colui che la donna deve salvare, di cui deve prendersi cura, colui che "poverino" ha bisogno di aiuto. E invece è sempre e solo una questione di forza, di potere e di possesso che l'uomo vuole esercitare sulla donna. 

Per questo prima di tutto CONSAPEVOLEZZA. Consapevolezza di essere una vittima e non una "salvatrice", consapevolezza di avere di fronte un uomo spesso disturbato e pericoloso, consapevolezza che il problema sta in lui e non in noi. L'abuso non è mai uno scontro tra pari, vi è sempre una parte che prende il sopravvento con l'intento di dominare, possedere e controllare. Ciò che contraddistingue il vero maltrattamento è l'incapacità di sottrarsi a questa dinamica, la ripetitività all'infinito. Riconoscere di avere bisogno di aiuto, questo è il primo passo per la donna che si trova imbrigliata in una relazione così pericolosa, il secondo passo è l'azione, agire per cambiare la situazione. Imparare a chiedere aiuto.

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